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11° ITFF, ad Allumiere e Tolfa appassiona il docufilm dedicato a Pasolini


Le due serate che segnano l’avvio dell’11° International Tour Film Festival sono state davvero interessanti. La prevista prima parte con la presentazione del libro di Marina Marucci è saltata a causa dell’indisposizione della scrittrice, quindi sia a ad Allumiere che a Tolfa si è svolta solo la proiezione del docufilm “Un intellettuale …in borgata”, diretto da Enzo De Camillis e dedicato a Pier Paolo Pasolini, di cui ricorre il centenario della nascita.


Nella presentazione, introdotta dal presidente dell’ITFF Piero Pacchiarotti, il regista ha raccontato lo spunto e la lavorazione del film, nato su suggerimento del Municipio romano di cui fanno parte i luoghi dove Pasolini abitò quando lasciò il natio Friuli con sua madre. Quelle strade, quei campi di pallone tra le case popolari dell’allora borgata Donna Olimpia, zona Monteverde, dove Pasolini conobbe qui molti dei “Ragazzi di vita” che furono protagonisti delle sue opere, sia sulla pagina che sulla pellicola.

Il docufilm si è sviluppato con interviste a chi Pasolini lo conobbe, sia da ragazzo nel quartiere, sia lavorandoci a progetti. A fare da filo conduttore la magistrale lettura da parte di Leo Gullotta del noto articolo pubblicato sul Corriere della Sera dall’illuminato direttore Piero Ottone. Quel “Io so..”, un vero e proprio “j’accuse” in cui l’intellettuale, come vuole il suo ruolo, fece una cruda disamina del periodo di stragi e attentati, dipingendo, con lucida preveggenza, esattamente quanto si scoprì a posteriori. Ovvero che la strategia della tensione fu creata dai poteri forti prima come arma per scoraggiare il comunismo, utilizzando i nostalgici fascisti per poi cercare di liberarsi anche di loro, con il reclutamento della malavita comune.

Pasolini – che si definiva “marxista” – fu, ai suoi tempi, molto osteggiato e criticato, anche da parte del Pci, che del resto lui stesso non risparmiava, ritenendolo avulso dalla vita della gente vera, quella che lui conosceva e frequentava.. Pagò, in una società ancora gretta e benpensante, il suo essere omosessuale. Impressionante, a posteriori, anche conoscere la sua previsione riguardo ai “danni” della televisione.

Nei racconti di giornalisti, studiosi, critici, colleghi registi e amici di gioventù si tratteggia il ritratto di un Pasolini sì geniale ma pure estremamente cortese, gentile, generoso. Il che rende ancora più terribile la scena conclusiva, ovvero la ricostruzione di quello che fu il suo brutale omicidio all’Idroscalo.

De Camillis aveva raccolto quasi 3 ore di girato, ridotto a 1 ora e 20 definitiva, e di quel materiale ne ha fatto un libro “Pier Paolo Pasolini…io so”, Arduino Sacco Editore. Il film, che scorre senza annoiare, con spezzoni ricavati soprattutto dalle preziose teche Rai, è senz’altro un prodotto da mostrare agli studenti delle medie, affinché conoscano e apprezzino quello che – come ebbe a dire un affranto Alberto Moravia al suo funerale – fu “uno dei pochi poeti che nascono ogni secolo”.

Un amico di gioventù di Pasolini mostra come è oggi la zona dove vivevano. Nella foto grande di Annamaria Colucci, da sinistra Pacchiarotti, De Camillis, Bentivoglio, Pala

Nella prima serata, nel cortile di Palazzo Camerale di Allumiere, fra gli attenti spettatori c’era anche la giunta del neosindaco Luigi Landi, nella seconda, nel chiostro degli Agostiniani del Polo Culturale di Tolfa, a portare i saluti dell’amministrazione sono state la sindaca Stefania Bentivoglio e l’assessore alla cultura Tomasa Pala, che hanno anche omaggiato il regista di una targa.

Soddisfatto dell’esito degli incontri (che, va detto, avrebbero sicuramente meritato un’ancor maggiore partecipazione) il presidente dell’ITFF, Pacchiarotti, il quale ha sottolineato la sinergia ormai collaudata col Comune tolfetano che ospita da anni gli eventi del Festival e i molti personaggi famosi che ci gravitano attorno.

“Ma ci tengo a ribadire il concetto di come il Festival in tour voglia legare tra loro le varie realtà del territorio – il commento di Piero Pacchiarotti – facendo crescere e sviluppare insieme progetti e iniziative. Penso per esempio al film con Scamarcio di cui Tolfa è stata location, a cura di Nicoletta Morici”.

L’International Tour Film Fest è organizzato dalla Civitafilm in collaborazione con Apidge e Fanitudine. Si ringrazia: ENEL (main sponsor), Zen Diffusion, Regione Lazio, MIC, RomaLazio FilmCommission, Luca Papa Personal Branding Coach, Ouragansound e i Comuni di Allumiere e Tolfa. L’appuntamento per l’apertura dell’ITFF è per il 4 ottobre.

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